APOLLONIA DEVENTIS



Benvenuti nel blog, che ha lo stesso nome della via in cui abito ovvero : " Via della luna numero 7", esattamente ad "Archesia",la piccola cittadina in cui vivo da sempre.
Se vi siete accorti di questo mio angolino solo ora, vuol dire che vi siete persi qualcosa.. perciò se vi ho incuriosito un minimo e volete saperne di più dovete cominciare a leggere da questo post. Vi racconterò delle mie piccole avventure quotidiane, di sogni, disastri, conquiste, e dintorni.
Ho anche aggiunto nell'unica colonna che c'è in questa pagina, ( ovviamente quella di Sinistra ;)) IL DIZIONARIO ARCHESIANO, dove troverete tutti i significati e spiegazioni di nomi,cose, ecc della mia città^^
il DIZIONARIO ARCHESIANO non è ancora completo,lo aggiornerò mano a mano che vi racconterò le mie avventure o disavventure.
Bene.. se vi doveste trovare a passare nella mia via, cercate il numero 7, la porta voi sarà sempre aperta ^^ .
A presto... Polly

N.B. Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale


venerdì 24 aprile 2015

"Mondincantium"

Era un pomeriggio di quelli in cui aveva appena smesso di piovere, ero uscita da  una visita medica ed era andato tutto bene, mi sentivo sollevata e felice, nonostante il tempo non fosse dei migliori, ma anzi mi affascinava, come il luogo in cui entrai . 
Un negozio delizioso e accattivante anche dal nome.

 "Mondincantium" . 




Da fuori, attraverso la vetrata trasparente colorata da tanti piccoli libricini , da mille ali di farfalla e qualche piccolo corpo roseo alato  si  può intravedere qualche ammasso disordinato di libri più o meno impolverati, alcuni scaffali non si vedono quasi più in alcuni punti. 
Lo conoscevo da un po’,  avevo già acquistato un paio di libri e la proprietaria del negozio era molto simpatica e davvero singolare, aveva la passione come me del mondo Fantasy e tutto ciò che  riguarda quell’argomento,forse per questo mi è stato difficile scordarla. 

Quando entrai la vidi nel bel mezzo di una “bisbigliosa” (permettetemi il termine ;) ) discussione all’angolo remoto della libreria con alcuni personaggi direi alquanto bizzarri seduti  su alcuni divanetti di pelle marrone bucherellati e rovinati  dall’usura. 
Il tavolino vicino era invaso da varie bevande e cibarie, un the al lampone amabilis, un sidro alcolico biondo e uno scuro allo zenzero (i gusti son gusti seppur strani ;) ) e alcune fette di torta schiacciapensieri, beh, l’ho riconosciuta, è un dolce  che conosco bene.



“La Fantalosofia è una filosofia assolutamente interessante e utile per la vita delle persone, ma non tutti la accettano nella propria vita, è qualcosa che ti permette di vedere la vita con occhi diversi,se sai come applicarla, perché l’uso sbagliato potrebbe dare anche effetti negativi ”.
La voce arrivava da un personaggio dagli occhiali spessi e gli occhi piccolissimi, la sua mano mentre parlava si levava verso l’alto rivelando degli artigli lunghi, sembravano quasi quelli di una talpa.



Leggermente  in disparte c’era la proprietaria della libreria,era seduta su una poltroncina un po ' sgangherata che ascoltava interessata, spostandosi ogni tanto dietro le spalle i capelli striati di biondo e di nero. Il tempo aveva impresso i suoi segni anche su di lei ma lei sembrava portarli meravigliosamente  con naturalezza
Quando salutai il mormorio cessò leggermente per lasciare in modo inaspettato spazio alla risposta al mio saluto,  un gatto grigio e paffuto mi si avvicinò e mi accompagnò per tutta la libreria intrufolandosi tra i pochi spazi vuoti degli scaffali pieni di pesanti libri dalle pagine più o meno ingiallite. 
Salii le scale in ferro battuto, accarezzai lentamente mano a mano che salivo i rilievi della ringhiera e delle aste della scala a chiocciola, erano delle ali di farfalle, osservando meglio  vidi che quell’intreccio scuro ed  elaborato aveva la forma di tantissimi esseri alati.



Arrivai al secondo e ultimo piano, il felino si accoccolò tra le radici nodose dell’albero che giaceva rigoglioso al centro della stanza , verde brillanti erano le sue foglie larghe e pendenti verso il basso. 
La libreria attorniava la pianta, i libri salivano fino al soffitto, gli scaffali ne erano colmi. Grossi e autorevoli  volumi dal bordo dorato, marrone, rosso amaranto, e libri anche più leggeri sia come volume che come aspetto azzurro o rosa e colori più sgargianti.



“Cerchi qualcosa in particolare?  Dinamica dell’onirico? Oscarantìa?…” 

una voce graffiata ma allo stesso tempo musicale mi fece  sobbalzare, ero talmente presa dall’ambiente che mi circondava che non avevo notato che c’era qualcuno appollaiato quasi alla cima dell’albero, un libro enorme le copriva il viso. 
Da sotto riuscivo solo a vedere una grande e spettinata  capigliatura rossiccia, e delle mani dal colore verdastro e dagli artigli lunghi e del colore della terra. 
La cosa cominciò ad inquietarmi sinceramente, nella mia città di cose strane ne accadono, ma una creatura di quel genere non l’avevo mai vista da vicino .
Abbassò il libro dal suo volto rivelando due occhi dalla forma di due grossissime mandorle scure come la notte ,lucenti come l’onice nero e un’espressione furba,vispa e intelligente e un sorriso enigmatico . Lo stesso sorriso di quelli che ho visto molte volte nei miei libri preferiti, libri fantasy,  ma dal vivo era un po' una  cosa davvero come ho già detto ..  strana.

La bizzarra creatura si abbandonò totalmente tra il vuoto dei rami dell’albero e rimase a guardarmi mentre tratteneva il suo corpo esile con i suoi zoccoli di capra  uno di quei rami nodosi e forti.
Ero senza parole, osservavo suoi capelli sfiorare il pavimento mentre senza sforzo apparente alcuno mi guardava sempre sorridendo . 

“No .. non sono argomenti per me .. mi stavo solo guardando in giro..” 




Con tutte quelle volte che sono entrata in quella libreria non mi era mai venuto in mente di salire fino al secondo piano.
 Avrei voluto fare un sacco di domande alla fata furba, ma nel momento esatto in cui rialzai lo sguardo vidi la sua coda pelosa e verdastra rintanarsi tra i buchi degli scaffali. 
Davvero … con tutto quello che succede nella mia città non dovrei stupirmi di nulla e invece a volte c’è qualcosa che mi lascia  a bocca aperta. 
Presi  un libro che mi colpì da prima del curioso incontro e scesi per pagare.

 I bizzarri personaggi seduti sui divanetti erano ancora coinvolti sulla conversazione di cui avevo ascoltato qualche stralcio prima di vedere il secondo piano. 
La proprietaria della biblioteca  mi osservò scendere le scale di ferro nella luce gialla offerta dalla luce delle candele e delle loro fiamme tremolanti, aveva lo stesso sorriso della creatura misteriosa appesa all’ albero, mi dava l’impressione che sapesse cosa era accaduto. 

“Hai trovato quello che cercavi?” disse la donna dai capelli bi colore raggiungendomi lentamente. 

“Si, ho preso questo libro” dissi mostrandoglielo .

Lo prese in mano e bisbigliò sorridendo in modo compiaciuto 
“Hai trovato altro?”
A dire il vero ho conosciuto la sua … ospite. dissi in modo non molto convinto, anche se ero sicura che lei sapesse di cosa stavo pensando, la cosa appariva più strana a me che a lei. 

“Hai conosciuto Mìriel la Glaistig , dunque” 

Annuii.

La conosco da anni ormai, ogni tanto passa a trovarmi e a scambiare quattro chiacchiere con i miei clienti e poi se ne ritorna nel mondo da dov’è venuta. E’ innocua,almeno, nel nostro mondo.”

“Vuoi unirti a noi? stavamo parlando di una materia molto interessante con un esperto, Questo signore è  Adelmo De Tassio . Esperto  in “Fantalosofia” .



Poi velocemente  aggiunse :”Ti presento Amato Baccadoro,esperto in “prodigi e affini”  "Corvidia Nerinis" , esperta in “dinamiche dell’onirico” "Sergio il Saggio Borbottone" esperto in “Oscurantìa”, "Gregorio Becco D’aquila", Esperto in "animali e  arbusti magici"della zona inferiore di Archesia. 
Tu già mi conosci ma non credo tu sappia il mio nome aggiunse la proprietaria del locale mi chiamo “Ametista Chiaraterra”  e sono esperta in ““creature mitofantastiche dei quattro elementi” .
Poi manca un’altra nostra cara amica, detta amichevolmente “lady S. ” esperta in “magia dell'intuito".


“Vuoi unirti a noi? stavamo parlando di una materia molto interessante con un esperto, Questo signore è  Adelmo De Tassio . Esperto  in “Fantalosofia” .

Mi presentai un po' stordita e molto divertita, erano davvero i personaggi più buffi e leggermente inquietanti  che io avessi mai visto, e il pensiero che esistesse un luogo così mi rendeva in qualche modo felice. 
Il tempo passò velocemente in quel luogo strano e incantato, mentre le parole, le idee e i pensieri  si sovrapponevano l’uno all’altro come pagine di un libro. La luce tenue delle candele donava a quella stanza un aspetto ancora più misterioso. 
Mentre ascoltavo le conversazioni interrotte da qualche risata e dal rumore delle posate e i bicchieri color biondo che strisciavano sul tavolino osservavo le pareti illuminate dalle fiamme delle candele tremolanti posizionate qua e là nelle vicinanze di quelle bizzarre persone. 

Lo sentivo un luogo famigliare nonostante non lo frequentassi spesso, ma trovavo di sicuro un po ‘di me stessa tra i libri impolverati accatastati in un delizioso disordine, che non appariva disarmante o caotico, tutto sembrava avere un senso e la mia anima non ne era infastidita, ma anzi, si adagiava bene a tutta la mobilia antica e agli oggetti  in penombra che in un certo senso erano un po ‘come il mio essere. 
Un libro aleggiò leggermente sopra di me  facendomi abbassare la testa e andò a posarsi in un angolo remoto di uno scaffale di legno di sambuco tra un’ampolla contenente del liquido rossastro e  un vasetto trasparente “abitato”  da due esseri alati danzanti. 

“I libri qui fanno quello che vogliono” 

disse sorridendo Ametista sedendosi su una sedia. 

"Se ritengono che tu non debba averli non si fanno prendere".



Il tempo in quel luogo sembrava essersi fermato per tutti, non solo per me, ma in qualche modo dovevo alzarmi o davvero non me ne sarei più andata. 






Per il momento è tutto da Via della luna numero 7 ! 

A presto ... Polly ^^